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Vivere l’AC ogni giorno, fra la gente, nella vita quotidiana
Una presidente per l’associazione: Lara Allegri succede a Luigi Maffezzoli
L’Azione Cattolica ha una nuova presidente. Lara Allegri, che tutti noi conosciamo come responsabile della nostra rivista e per i suoi articoli su Spighe, ha accettato di ricoprire la carica di presidente dopo che il sottoscritto ha presentato le sue dimissioni a partire dall’inizio del nuovo anno, prima della naturale scadenza che sarebbe dovuta avvenire a maggio.
I motivi delle dimissioni sono di vario genere: personali, interne all’associazione, ma soprattutto per favorire una miglior rapporto con la diocesi, ora che il vescovo Alain De Raemy ne ha preso la guida dandole nuovo slancio.
Lascio la presidenza ma, naturalmente, non lascio l’associazione. Tante volte abbiamo detto che fare Azione Cattolica è una chiamata, un invito che il Signore fa e al quale bisogna rispondere. Nella mia vita, a questo invito ho sempre risposto di sì, fin da giovane. Ho vissuto l’Azione Cattolica nella mia diocesi di origine, quella ambrosiana; a Roma con una responsabilità nazionale; nelle parrocchie dove ho abitato e in Ticino, cosciente dei miei limiti e della mia pochezza di fronte ad una chiamata così alta. Ma questa adesione ad un impegno di servizio alla Chiesa non richiede necessariamente di assumere cariche vita natural durante. Si fa Azione Cattolica tutti giorni, tra la gente, nella propria comunità, in famiglia, nella semplicità della vita quotidiana. Per molti, significa accompagnare il cammino dell’associazione anche solo con la preghiera, quando per esempio l’età o la malattia impediscono di partecipare attivamente alle iniziative.
Continuerò, dunque, a restare e fare Azione Cattolica là dove sarà utile e necessario, con responsabilità senza per forza assumere cariche particolari.
La scelta di Lara è estremamente positiva, e la ringrazio di cuore per aver accettato. Per l’associazione è una ricchezza insperata. La sua esperienza di vita associativa, iniziata da giovane col vescovo Eugenio, è garanzia di fedeltà ad un’identità che fa dell’AC una realtà singolare e unica nella Chiesa.
All’interno dell’AC occorre una figura come la sua per poter creare e promuovere relazioni di vera amicizia (anzi, di vera fraternità) e non soltanto organizzare attività e belle iniziative. E la presenza al suo fianco dell’assistente don Angelo Ruspini ne è garanzia.
Ma soprattutto, il fatto di essere la prima presidente donna nella lunga storia dell’associazione (che con i suoi 162 anni è forse la più antica ancora in attività in Ticino!) diventa dono inestimabile alla Chiesa stessa che è in Lugano, incamminata lungo la strada di una valorizzazione reale e necessaria delle donne nella comunità cristiana.
A Lara, alla nuova vicepresidente Noemi Bernasconi Stanga che anche lei con generosità ha accettato di far parte dell’Ufficio di coordinamento, e al segretario generale Gabriele Hess, il grazie di tutte e tutti noi. Con l’augurio sincero di restare nella gioia del Signore.