Dimmi quello che leggi

Dimmi quello che leggi

Dimmi quello che leggi…


Tratto da Spighe al vento – rubrica “Tra noi” – scritto dall’Assistente dell’UFCT don Romeo Biucchi – Gennaio 1962

Leggere è una necessità, una passione comune. Ma ci sono tanti modi di leggere. Uno sguardo ai titoli, alle illustrazioni. Se non interessa di colpo, uno sguardo di striscio, in diagonale, … e tutto è fatto. Se invece una cosa ci attrae, ci incuriosisce, tratta quell’argomento eterno che ci sta in cuore, allora si assale il brano, la notizia, l’articolo e ci si getta a fondo, fino a quando, magari contro ogni elementare educazione o impegno, si è giunti all’ultima parola. 

Ci sono tre sorta di letture, per le persone serie come te. La lettura edificante, quella di formazione e quella di svago. Tre necessità: elevarsi, istruirsi, riposarsi. 

Troppe leggono solo per riposarsi, per entrare nel regno dei sogni, irreali e irrealizzabili. Si nutrono di romanzetti, novelle, notizie che danno odor di scandalo. E come per le letture, così per il cine, la tele, la conversazione … Sì, tutto in stile. Quello dei rotocalchi comuni, dei cataloghi di moda, della gente con il cervello di carta … illustrata. 

Personalità standardizzate, moderne. 

Però dopo una giornata di lavoro, sono un bene le letture che divertono. Svagarsi è pur necessario. L’arco troppo teso, si spezza. È un rimedio buono. È uno scaricare l’elettricità (una volta si diceva rabbia, poi nervoso…) che si è condensata alla fabbrica, all’ufficio, al banco di vendita. Se non si facesse così, c’è pericolo grave … al contatto. Però non ogni fonte è sana, non ogni sorriso è buono, non ogni notizia è vera. Attenzione, pericolo! …

Ma tu sai che: non di solo pane vive l’uomo, non di sola fantasia vive la tua intelligenza, non di solo piacere vive il tuo cuore. Per questo non ti limiti a letture che divertono o sollevano. 

Qualche volta si deve prendere tra mano articoli, riviste, libri, opere che formano, che allargano le idee e completano le cognizioni, spesso incomplete o confuse. 

Difatti è frequente il caso in cui si odono critiche, obiezioni, calunnie, scherzi e motteggi e non si sa controbattere e persino si accettano notizie, informazioni e diffamazioni gravi e insidiose, come fossero verità. 

Non avete forse mai fatta la costatazione che la gente più ricca, più conosciuta e a posti eminenti del commercio e della società, è talvolta la più ignorante in fatto di religione, cultura e verità sostanziali? 

E ci sono anche le letture di edificazione. 

Sono articoli di riviste buone e belle, vite edificanti o trattati su questioni spirituali. Oggi, a differenza di non molti anni fa, ce ne sono dei molto belli. Oggi non mancano libri di tal genere, di edizioni moderne e artistiche. Possono essere un dono gradito. Chi ha trovato un amico ha trovato un tesoro, si diceva una volta. E il libro buono è un amico vero. E il libro santo è l’amico migliore. 

Sì, dimmi quello che leggi e ti dirò chi sei.