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“È importante camminare insieme nel rispetto delle diversità”
Le donne e la Chiesa, una nuova piattaforma di scambio
Negli ultimi due anni e mezzo, un gruppo di rappresentanti della Federazione svizzera delle donne cattoliche (SKF Schweizerischer Katholischer Frauenbund), della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) e del Consiglio delle donne della Conferenza ha lavorato su questioni riguardanti la posizione e la partecipazione paritaria delle donne alla missione della Chiesa cattolica in Svizzera. Per la Svizzera italiana è stato chiesto a me di aderire a questo gruppo di lavoro, in qualità di presidente dell’Unione femminile cattolica. Invito che ho accettato in quanto sono convinta che sia importante che la Chiesa ticinese conosca ed interagisca con quella d’Oltralpe e che quanto avviene nella diocesi di Lugano, debba essere conosciuto anche nel resto della Svizzera. Perché le differenze (evidenti all’interno della nostra Chiesa svizzera) entrino in contatto tra di loro e imparino a dialogare insieme. Nel corso della collaborazione, il Gruppo 2020 – questo il suo nome – ha elaborato sette richieste che sono state sottoposte alla Conferenza dei vescovi. Le risposte avute non hanno soddisfatto le attese delle donne e hanno mostrato la necessità di proseguire nel dialogo, con modalità differenti. Il gruppo 2020 viene quindi sciolto nella sua attuale funzione e al suo posto verrà lanciata una “piattaforma” per rafforzare lo scambio sulla partecipazione paritaria delle donne nella Chiesa, nelle rispettive regioni linguistiche.
La maggior parte delle risorse del Gruppo 2020 è stata investita nella questione delle nuove forme di missione sacramentale per i laici. Lo scorso mese di settembre questo sforzo è confluito in una giornata di studio all’Università di Friborgo, a cui ho partecipato insieme a Valentina Anzini, coordinatrice della pastorale dei giovani della diocesi di Lugano e a cui era presente anche una piccola delegazione della curia di Lugano (dell’incontro abbiamo parlato su un numero precedente di Spighe).
La piattaforma comprende un rappresentante dei vescovi (mons. Markus Büchel, vescovo di San Gallo), una del Consiglio delle donne della CVS, due esponenti della Federazione svizzera delle donne cattoliche della Svizzera tedesca (SKF), una del Réseau des femmes en Église della Svizzera francese e la sottoscritta per l’Unione Femminile Cattolica Ticinese (UFCT). Il nuovo comitato si riunisce due volte l’anno e continuerà a seguire lo sviluppo dei temi trattati.
Le promotrici della Piattaforma di scambio desiderano incoraggiare tutti i battezzati e le battezzate, le organizzazioni cattoliche e i responsabili parrocchiali e diocesani a partecipare a questo processo di rinnovamento che anche i vescovi della CVS sostengono e sentono come importante.
Per la diocesi di Lugano questo invito potrebbe concretizzarsi nella volontà di portare avanti il cammino sinodale avviato e nella partecipazione attiva alle reti o zone pastorali che stanno nascendo un po’ ovunque.