Il luminoso filo della storia fra luci ed ombre

Il luminoso filo della storia fra luci ed ombre

Il ricamo di Dio


Giorni fa cercando un testo d’archivio mi sono imbattuta casualmente in un albero genealogico appartenente ai miei antenati.

Si riannoda così una storia fatta di nomi alcuni conosciuti, altri ignoti, di persone che mi hanno preceduto, che hanno dato origine alla mia famiglia.

Il filo, che mi lega a ciascuno di loro, sembra richiamare alla mente la piccolezza di ciascuno di noi: come in un puzzle ogni pezzetto si incastra in un altro tassello, e solo insieme si può realizzare il quadro completo.

La tesserina da sola, per quanto bella e colorata, manca sempre di qualcosa: a volte solo di una parte che la va a completare, a volte necessita di combaciare su più lati per essere inserita in un disegno più ampio.

Mi piace pensare quindi a Spighe come una rivista nata cent’anni fa in un contesto storico – sociale – ecclesiale dove ha trovato il suo humus, e poi attraversando il secolo sia giunta fino a noi. Come se questi “grani di frumento” fossero volati nel vento dello Spirito, a volte dando frutto sui terreni vicini, altre volte spinti lontano.

Il Novecento è iniziato con una Guerra mondiale definita da Papa Benedetto XV “l’inutile strage”. Morte, distruzione, fame, orfanilità: queste sono solo alcune parole che potrebbero simboleggiare tale tragedia. 

Ma parafrasando le parole bibliche: “Le misericordie del Signore non sono finite…” (Lamentazioni 3,22) si può ben dire che i segni di Dio nascevano qua e là in quel periodo.

Infatti negli anni Venti del secolo scorso tanti piccoli e grandi segni della bontà divina sono tangibili.

In Ticino l’8 gennaio 1922 nasce questa rivista, che sembra portare in sé il desiderio di rinascita, la volontà di risollevare il capo, in un contesto socio-economico non facile che interessava l’Europa, con ripercussioni anche per la stessa Svizzera.

“Spighe al vento” nasce sotto il pontificato di Papa Benedetto XV, terminato con la sua morte il 22 gennaio di quell’anno.

Al soglio pontificio gli succederà il cardinal Ratti di Milano che assumerà il nome di Pio XI.

Nel maggio del 1922, a Roma si tiene il Congresso eucaristico, il papa neoeletto dice: “[da qui] deve cominciare, e comincerà… una vera e propria rigenerazione, che consiste nel ritorno della società a Gesù Cristo e nel ritorno di Gesù Cristo nella società umana; rigenerazione che contiene la sostanza più vera e più salda d’ogni altra ricostruzione e ricostituzione”. 

Lo stesso Pontefice dando origine all’Azione cattolica nel 1923 afferma: “Questa è la pupilla dei miei occhi”.

Piccoli segni dell’amore di Dio, eventi nati a Roma, ma con echi in tutta la Chiesa nel mondo. 

Il chiaroscuro accompagna ogni momento della vita: anche nei periodi più bui della Storia, e della nostra storia, la Luce può trasparire. Le opere di Dio continuano a nascere e a crescere. 

Luci e ombre.

Come oggi, periodo difficile, soprattutto per chi non ha mai vissuto momenti storici di tragedie mondiali, sembra che abbiamo gli occhi che faticano a vedere, abbiamo occhi socchiusi, disabituati a riconoscere la Luce.

Ma i segni della misericordia di Dio continuano ad esserci.

Ecco che nel filo della storia, anche della Chiesa e del papato, il luccichio di stelle luminose, si alterna alle ombre di alcuni pianeti.

La trama però del tessuto bisogna vederla nel senso giusto, altrimenti si vedranno solo fili aggrovigliati.

Nel bel ricamo invece, ogni colore trova il suo posto, così da creare figure armoniose e ben equilibrate.

Una piccola rivista che cammina oggi con i nostri passi, passata nelle mani di tanti che ci hanno preceduto, ed hanno saputo interpretare e registrare gli accadimenti di periodi anche difficili, ma allo stesso tempo raccontando la vita di fede, e non solo quella, della Svizzera italiana. 

Nel primo numero del 1922 gli auguri per l’anno nuovo erano: “Fidenti nel Divin Cuore, affrontiamo con coraggio l’avvenire che ci riserba questo anno, viviamolo intensamente, santamente!”

Oggi potremo riprendere il loro testimone augurando di saper scorgere i doni provvidenziali di Dio per affrontare le sfide nuove che l’avvenire ci riserba!