Il ruolo della donna, il premio cattolico dei media

Il ruolo della donna, il premio cattolico dei media

Alcune news dalla Chiesa svizzera


Anno della famiglia 2021

Per l’Anno della Famiglia proclamato da Papa Francesco, con inizio a partire dal 19 marzo, festa di San Giuseppe, la diocesi di St. Gallo ha realizzato un video con i racconti di varie famiglie ( a partire dai bambini, fino ai nonni) sulle sfide che incontrano e su cosa le aiuta in questo periodo di Covid-19. Il vescovo Markus Büchel, che in seno alla Conferenza dei vescovi svizzeri si occupa della pastorale familiare, stabilisce un legame tra queste testimonianze e le posizioni fondamentali dell’esortazione apostolica «Amoris laetitia». Il titolo del video che si può vedere sul sito kath.ch è «Famiglia – non sempre un mondo perfetto, ma occasione di cammino verso la santità”. 

Il tema delle “donne” durante la visita ad limina dei vescovi svizzeri a Roma 

Tra i vari temi di cui si occupano i vescovi svizzeri nei loro incontri (l’ultimo dei quali si è tenuto online ad inizio marzo) vi è anche quello che riguarda il ruolo e la posizione delle donne all’interno della Chiesa svizzera. Dallo scorso 15 settembre sono iniziate, infatti, quelle che – in un comunicato stampa congiunto – sono state definite “discussioni intense” tra vescovi, alcune donne del Frauenrat (Consiglio delle donne) e del Frauenbund (della Lega delle donne). Le donne hanno formulato sette “richieste” o “aspettative, che ora sono al vaglio dei vescovi svizzeri. La questione femminile sarà comunque uno dei temi che i vescovi svizzeri discuteranno col papa in occasione della prossima visita ad limina che avrebbe dovuto aver luogo all’inizio di questo anno, ma che probabilmente avverrà in autunno.  

Premio cattolico dei media
Per sottolineare quanto i media siano importanti, anzi “vitali” per la missione di predicazione della Chiesa, i vescovi svizzeri assegnano ogni anno il “Premio media cattolici”. Il concorso si rivolge a persone, istituzioni, professionisti o meno, attivi nell’ambito dei media che abbiano prodotto (tra la Pasqua del 2020 e quella del 2021) un lavoro giornalistico o editoriale in TV, alla radio, sulla stampa o in internet, che non sia però un lavoro accademico, una disquisizione teologica o un’emissione nata nell’ambito di un programma religioso o su un periodico cattolico. I vescovi intendono premiare così quei servizi o quegli scritti il cui contenuto faccia riflettere sul messaggio del Vangelo, in ambiti che vanno oltre la cerchia ristretta dei media propri della Chiesa. A giudicare i prodotti inviati ( che devono giungere entro il 16 luglio  all’indirizzo mail medien@bischoefe.ch) sarà una giuria composta da Anita Capaul, amministratrice della Chasa Editura Rumantscha, dal “vescovo dei media”, Alain de Raemy, vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo, da Harry Ziegler, redattore capo della Zuger Zeitung, da Bernard Litzler, già direttore del Centro cattolico dei media di Losanna, da Davide Adamoli, giornalista e archivista, diocesi di Lugano, da Encarnación Berger-Lobato, responsabile Marketing & Comunicazione della Conferenza dei vescovi svizzeri.
PS: Forse anche i lettori di Spighe hanno potuto ascoltare un servizio o leggere un articolo (non sulla stampa cattolica, però) che li ha colpiti per il suo messaggio evangelico. Lo potete senz’altro segnalare.