La bellezza dell’essere cristiani

La bellezza dell’essere cristiani

Per non ritrovarsi a dire “Tardi t’amai”


Ha avuto luogo, gli scorsi 17 e 18 novembre, presso la casa Santa Birgitta di Lugano, il ritiro di Avvento di ACT e UFCT congiunte. In un clima di amicizia e accoglienza, don Angelo Ruspini, ha guidato i presenti a riflettere sulla bellezza di Gesù

Abbiamo capito che apprezzare una cosa è ben diverso dall’innamorarsene. Nel primo caso l’apprezzamento può essere rivolto a delle capacità, ma non implica per forza una relazione. Ben diverso è l’innamoramento che invece prevede che io dia accesso alla mia persona, orienti la mia vita in funzione di questo e mi confronti con te e ti cerchi. 

La bellezza della relazione con Gesù si gioca all’interno della mia storia, con la mia unicità, lungo tutto il percorso della vita. In questo rapporto cresco, assumo la vita come un dono e affronto le sfide insite.

Vivere così richiede grande coraggio. Il coraggio innanzitutto di sapermi adattare, plasmato dalla relazione con i fratelli. Ma anche quello di stare nei propri limiti, siano questi dettati da malattie, da sconfitte o lutti che possono capovolgere il tuo mondo fino a mandare gli “ideali gambe all’aria”. 

Importante è l’autostima. Tutti abbiamo un valore. Anche chi è malato e “non può fare niente”, in realtà ha un ruolo importante di creatore di relazioni e possibilità. L’armonia non va creata solo nel “fare”, c’è tanto che si può trasmettere e vivere. Questa è la bellezza che ci fa grandi oltre la disabilità. 

L’altro diventa la palestra del confronto. Dove non vi è dialogo, non vi è armonia. 

Abbiamo il dovere di coltivare la bellezza, i valori, il corpo “che sente”. Cambiare gli occhi per riscoprirla: nel corpo che invecchia, saper scorgere la bellezza della crescita e del cambiamento. 

La bellezza di Cristo è sempre legata all’amore, anche sulla croce: Gesù che ama e ha donato la vita per noi. Bello nel fisico, ma più bello nel fare la volontà del Padre, nella capacità di amare al di sopra di ogni cosa. Gesù convince perché sempre amorevole e gentile; questo converte i cuori. Vede la bellezza e le possibilità della persona oltre il suo peccato. 

Vi è poi la bellezza dell’essere cristiani. Dove oggi si incontra la persona di Gesù e la sua Bellezza? Nei sacramenti. Dal Battesimo alla Cresima e soprattutto nell’Eucaristia si stabilisce una ricchezza in cui la bellezza creata da Gesù viene ad abitare in noi e ci rende splendidi. I sacramento non sono meccanismi ma sono luogo d’incontro tra due viventi: noi e Cristo. Anche il colloquio nella visita al SS. Sacramento può diventare un bisogno di fermarsi a contemplare la bellezza di Cristo e sentirlo accanto per affrontare la testimonianza nel quotidiano.

Ogni giorno devo lavorare per far risplendere il Tesoro che è Cristo che mi abita. Trasparirà così la luce che mi renderà una testimone visibile e ricca di forza, anche nelle avversità della vita. 

Ora è il momento! Riconosciamo che Gesù è una persona viva e il suo amore per noi. Per non ritrovarci a dire come Sant’Agostino “Tardi t’amai”, persi a rincorrere le effimere questioni della vita quotidiana.