La preghiera carattere distintivo del membro di AC

La preghiera carattere distintivo del membro di AC

Nel raccoglimento approfondiamo il dialogo e costruiamo il futuro


Continuo a proporre stimoli per riscoprire la gioia e la forza di sentirsi Azione Cattolica, sia in Parrocchia, sia nella Diocesi, ma soprattutto dentro sé stessi. 

La fonte del sentirsi Azione Cattolica nasce dalla propria interiorità. Ci sono momenti di raccoglimento in cui siamo soli, in compagnia dello Spirito Santo che invia illuminazioni e deduzioni a riguardo di avvenimenti o dati di fatto che si guardano con cuore riconoscente perché invitano all’impegno. Dentro la propria persona ci sono le nostre qualità che tendono a crescere fino a diventare virtù, stile di vita. Gli occhi guardano e la chiamata dello Spirito Santo invita a rendersi conto di dover costruire un futuro. È il momento in cui, tenuto calcolo anche della propria fragilità, ci si sente invitati a essere annunciatori e profeti di una verità venuta a galla dentro la propria interiorità.

Immaginiamo un padre che prende coscienza che i suoi figli attendono un papà creativo, gioioso di ogni giorno che nasce, come occasione per spingere i figli a vivere l’avventura della vita. Quel papà sente dentro una forza dinamica che non può più nascondere né a sé stesso, né ai figli, né alla moglie. La creatività e il senso d’avventura diventano stile di vita e modalità di lettura di situazioni che invece sono di abitudine monotona e di freddezza di sentimenti. A questa ricetta di vita sa indirizzare anche altri papà e trova in loro stimoli nuovi che lui non sarebbe stato capace di vedere.

Queste intuizioni per la vita di fede si possono avere e sentire nel raccoglimento e nella preghiera.

Anche la Parrocchia potrebbe aver bisogno di creatività e di avventura per uscire dai soliti schemi ripetuti dagli anni nei quali ancora tutti avevano la mucca nella stalla e lavoravano nei campi che circondavano il villaggio.

Monsignor Vescovo Valerio è promotore della formazione dei ministeri, perché si insinui nella quotidianità delle Reti pastorali un modo nuovo e laicale per proporre i sacramenti, la preghiera comunitaria, la bellezza di una formazione specifica ad ogni ministero che dia anche indipendenza nella creatività a dipendenza del luogo dove si vivono i ministeri. I membri di AC potrebbero aderire a questa impostazione pastorale diocesana, sempre che la creatività e lo Spirito Santo suggeriscano la scelta.

“La sfida della missione è quella di parlare della vita dei credenti da cristiani; saper parlare di amore, di famiglia, di dolore, di lavoro, di morte, di affari, di denaro con il linguaggio comune, ponendo la fede in maniera forte e nuova in dialogo con l’esistenza di oggi. Ci è chiesto di trovare nel nostro cuore di persone credenti le parole di un nuovo annuncio”. (Perché sia formato Cristo in voi – ottobre 2000 – Progetto formativo dell’Azione Cattolica Italiana, pag 17 – Ed AVE).