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La voce degli alberi
Il creato: un messaggio per noi dall’Altissimo
Nel contesto del tema che stiamo approfondendo in questo numero e in pieno periodo di vacanze, pubblichiamo volentieri lo scritto che ci è giunto dalla signora Gabriella per tramite di Carmen Pronini. Ne approfittiamo per ringraziare di cuore chi ci segue con tanto affetto da anni e ci mostra la sua vicinanza con messaggi, telefonate, lettere, ricordandoci nelle sue preghiere.
La signora Gabriella con il suo scritto ci porta con lei a Frasco, in Val Verzasca. Questo testo ha il pregio di aiutarci a riscoprire il bello nella semplicità, nel contesto in cui viviamo.
Frasco, estate 2020
Qui ho scoperto tante cose: per esempio la voce degli alberi, il loro modo di attendere la notte, il risveglio.
Avessimo noi la capacità di metterci all’ascolto del nostro Dio! Gli alberi, la natura stessa … tutta. L’avete osservata? Al tramonto? Non una foglia osa muoversi nell’attesa della notte, nel silenzio assoluto.
Non avevo mai osservato questo miracolo. Ho così incontrato un Dio vivo, che ci ama profondamente e, al tramonto, si mette all’ascolto delle sue creature tutte: dalla fogliolina all’uomo, al Santo, al povero, a tutti.
Qui ho scoperto un grande noce, sicuramente più che centenario. Mi è sembrato che emanasse la potenza del Dio creatore.
Mi ha commossa, come ti può commuovere con i suoi racconti una persona centenaria. Sì, il noce, come tutte le altre creature, dall’immenso mare alla minima gocciolina di rugiada, tutte opere meravigliose del mio Dio!
E al tramonto ho adunato – nell’ombra del noce – un gruppetto di anziani lì, sotto, imbevuti dalla grazia e dalla presenza del nostro Dio – sensibilmente con noi – e abbiamo assistito alla Santa Messa. Una grandissima emozione.
Solo il fiume partecipava cantando la sua canzone.
Ecco l’acqua, la preziosissima acqua, che scandiva l’emozione di avere con noi – sensibilmente – quel grande, immenso, Dio Padre.
E noi piccoli, minimi, in attesa di ricevere la S. Comunione.
Oh Signore, per parlarci di Te ti sei servito del noce centenario, della sua voce che tutti abbiamo avvertito in noi.
Grazie, mio Dio!
È stata per tutti una grande emozione: l’ora del tramonto si è fatta indimenticabile. Ognuno di noi conserverà in sé quelle preziose emozioni, in attesa del “nostro grande momento”.
Il noce centenario è riuscito, con la sua presenza, a dirci: “Coraggio, siete sulla strada dell’incontro. Il nostro Dio è con voi, ansioso di abbracciarvi ed è già costantemente presente”.
Il noce ci ha trasmesso il messaggio; lo abbiamo avvertito. Grazie Gesù!