Piccoli gesti per cambiare lo stile di vita

Piccoli gesti per cambiare lo stile di vita

Dalla Pentecoste all’estate, inviate a Spighe una foto o una frase


Non usare plastica e non sprecare carta; consumare meno acqua e cucinare solo ciò che si può mangiare; utilizzare il trasporto pubblico o condividere la propria auto; piantare alberi, rispettare gli animali, spegnere le luci inutili. Piccoli gesti quotidiani, vissuti nella sobrietà, che molti di noi fanno, capaci però di cambiare una mentalità e diventare un segno per coloro che invece, ormai condizionati dalla società consumistica nella quale viviamo, non ci pensano e vivono nello spreco. Piccoli gesti contenuti non nel manuale del perfetto ecologista, ma in una enciclica papale. 

È Francesco che ci invita, nella sua lettera Laudato si’, ad “avere cura del creato con piccole azioni quotidiane” che possano diventare “stili di vita”. Ed è Francesco che ci chiede una “educazione alla responsabilità ambientale” che possa “incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via” (LS 211).

L’Azione cattolica, convinta che questi comportamenti possano favorire la cura di quell’ambiente creato da Dio perché diventi dimora dell’umanità, vuole far suo questo invito con una proposta concreta. A partire dalla Pentecoste, cioè domenica 23 maggio, invita tutti noi a mettere in atto questi gesti, e altri che ciascuno di noi individuerà, per mostrare che un cambiamento è possibile, che sappiamo vivere quella “conversione ecologia” della quale ci parla Francesco “che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che ci circonda” (LS 217). 

Facciamolo tutti, ciascuno per conto proprio ma nello stesso tempo facciamolo insieme, condividendo questi gesti con una foto, una frase, una preghiera che manderemo a Spighe mostrando la gioia e la bellezza di un creato che ci è affidato che del quale abbiamo cura. Condividere è il primo passo per realizzare quel gruppo, quell’associazione di cui ci ha parlato don Angelo Ruspini nel numero scorso, perché diventi arricchimento reciproco.  

È una nuova tappa di quel cammino che abbiamo iniziato l’estate scorsa quando ci siamo ritrovati a Loverciano per riflettere proprio sulla Laudato si’ e su come metterla in pratica perché avvenga una conversione del cuore e possiamo diventare testimoni dell’amore di Dio. “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana” (LS 217).

Mandateci una mail (spighe@azionecattolica.ch) mostrandoci gesti, anche molto semplici, oppure anche solo la bellezza della natura che ci mostra questo amore di Dio per noi e della quale ci prendiamo cura. Quando poi questa estate – sempre che sia possibile – ci ritroveremo insieme, cercheremo di fare un ulteriore passo per approfondire una riflessione che possa sfociare anche in un coinvolgimento delle nostre comunità e delle nostre parrocchie.