Quando l’attesa si trasforma in speranza

Quando l’attesa si trasforma in speranza

Maria guida della famiglia


Quando penso all’esempio più straordinario e autentico di maternità penso a Maria, che attraverso il suo fiat al Signore ha accolto in pienezza il dono della maternità! 

Penso a lei che di fronte a quell’evento così inatteso, non ha rifiutato quel dono prezioso, quanto misterioso, che Dio le consegnava nelle mani, pronunciando il sì che avrebbe cambiato per sempre non solo la sua, ma anche la nostra storia. 

In un tempo come quello che viviamo, segnato da ideologie e relativismo, in cui sembra che la parola che muove il mondo sia “diritti”, diritto al figlio a tutti i costi, con qualunque mezzo e a qualunque prezzo, diritto a non volerlo quel figlio e a sbarazzarsi di lui, se viene a scombussolare i nostri piani e le nostre aspettative, diritto persino a privare un figlio di una madre, perché ritenuta una presenza non più necessaria alla sua crescita ed al suo sviluppo come persona, non solo non riusciamo a fare memoria della sfida che Maria ha saputo cogliere ed affrontare per ciascuno di noi, ma nemmeno abbiamo consapevolezza del fatto che la maternità è un duplice dono: il dono di un figlio, la cui presenza ci ricorda ogni giorno quanto l’amore sia fecondo e generatore di vita e l’opportunità di essere madri, un dono per nulla scontato, di cui Maria si è fatta ed è a tutt’oggi il modello più grande, a cui ciascuna donna e mamma possono tendere, soprattutto in virtù del fatto che Gesù non ha preteso di conservare questo dono solo per sé, ma ha voluto condividerlo con noi, facendo sì che Sua madre fosse anche madre nostra, una presenza discreta ma costante. Una compagna di viaggio a cui affidare le nostre gioie ed i nostri dolori, a cui chiedere aiuto nelle nostre attese e nelle nostre preoccupazioni. 

Così è stato per noi e per la nostra storia, per il mio essere sposa e madre. Sotto la protezione di Maria abbiamo messo la nostra famiglia, fin dalla scelta della data del nostro matrimonio. Al suo cuore di madre abbiamo affidato le nostre inquietudini, le nostre speranze ed il mio desiderio di maternità, ben sapendo che nulla è nelle nostre mani, che tutto sta in una Volontà più grande, che i progetti di Dio non sono i nostri progetti, ma anche che nulla di ciò che Maria chiede a suo figlio per noi, Lui glielo può negare.  

“Fate quello che lui vi dirà”… Ci siamo fidati del Signore, come Maria si è fidata. 

Ed è arrivato il giorno in cui il Signore ha cambiato l’acqua delle nostre attese in vino e in un vino migliore di quanto mai potessimo sperare. Gli aneddoti da raccontare sui nostri figli, di come sono arrivati e del loro legame con Maria, nonostante ci separassero 10’000 km da loro, sono davvero tanti ed uno più sorprendente dell’altro, ma purtroppo lo spazio a disposizione non riuscirebbe a contenerne che una minima parte. Ciò che conta, è che per noi sono stati un segno tangibile di come il Signore, attraverso la presenza materna di Maria, ci avesse accompagnati fino a loro. 

Qualcuno dice che la M di Maria parrebbe tracciarsi sull’Europa, in una congiunzione di punti fra un luogo mariano e l’altro. A me piace pensare che la M di Maria, Regina della Famiglia, sia tessuta nel cuore della nostra famiglia e di qualunque altra che l’accolga come madre.