Separati dalla pandemia, uniti dalla fede

Separati dalla pandemia, uniti dalla fede

Il saluto del presidente dell’Azione cattolica Ticinese


Care sorelle e fratelli tutti, l’Azione cattolica ha ripreso il suo cammino con i limiti imposti da questa situazione inimmaginabile e dolorosa.

Impossibile pensare oggi di promuovere e organizzare un cammino formativo come vorremmo, per l’impossibilità di vederci, di incontrarci, confrontarci, dialogare. Ci resta soltanto l’incontro in rete, attraverso lo schermo e il collegamento internet. È già qualcosa: l’appuntamento settimanale col Vangelo, il giovedì sera, è rimasto e ha il vantaggio di far partecipare chiunque voglia da ogni angolo del Cantone. È sufficiente avere un numero di telefonino che dia la possibilità di comunicare i modi e i tempi di collegamento. 

Ma molti restano comunque tagliati fuori: tutti coloro che non hanno la possibilità di collegarsi in internet, oppure di condividere le nuove tecnologie che ci permettono di vederci anche solo attraverso uno schermo. Per questo motivo speriamo di uscire presto da questa pandemia e ritornare ad una normalità che non ci faccia però dimenticare quanto vissuto: la sofferenza, la paura, il senso di isolamento. Ma anche la solidarietà, l’aiuto reciproco, l’attenzione verso chi è rimasto solo. 

Riprenderemo così il nostro cammino. Che è cammino di formazione e di servizio. Ogni settore cercherà di dare concretezza a questo percorso, sapendo che l’unico scopo col quale ci formiamo e serviamo è l’incontro con Gesù e l’annuncio del suo Vangelo.  Con Marta Marangoni e Gabriele Hess per i giovani, cercheremo di pensare anche a iniziative unitarie, a cominciare dalla possibilità di “aprire” alcuni momenti del Consiglio diocesano appena eletto, a persone che vogliono condividere questa esperienza di approfondimento dell’identità associativa. 

Tra qualche settimana riceverete a casa anche la richiesta di adesione e di sostegno all’Azione cattolica. È un gesto che ci unisce, ma è anche un gesto di condivisione di un ideale e di un impegno personale che ciascuno di noi liberamente può accettare per viverli insieme. 

Il 2021 è anche l’anno che ci porterà verso il centenario della nostra rivista: “Spighe” è nata tra il dicembre 1921 e l’8 gennaio 1922. Un anniversario straordinario se si pensa a quanti giornali e riviste sono scomparse negli ultimi anni, mentre “Spighe” continua a vivere grazie al vostro sostegno e alla vostra adesione. Restiamo uniti, dunque: distanti ma uniti nel Signore.