Un Ticino insolito: il Malcantone

Un Ticino insolito: il Malcantone

Con lo sguardo sospeso fra il cielo e la terra


Continuiamo il viaggio alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio, raggiungendo il Malcantone. Affacciata a sud, questa terra poco estesa ma variegata, è davvero particolare, modellata da monti e vallette, con bellissimi villaggi sui poggi. Partendo dal Ceresio e dalle zone più urbanizzate della pianura, si raggiunge in poco tempo un mondo sospeso, ancora alpino ma già un po’ mediterraneo. 

Tra le tante possibilità di visite e passeggiate non può mancare Santo Stefano al Colle di Miglieglia (745 m): si tratta di un monumento di importanza nazionale di origine romanica. Si resta attratti dal campanile millenario che spunta sopra il villaggio; giunti alla chiesa si gode di un panorama quasi toscano. L’edificio, più volte ampliato, è magnifico. Nel coro quadrangolare di origine tardogotica, si possono ammirare gli affreschi realizzati nel 1511 dalla bottega di Antonio da Tradate, ben nota in Ticino. Nell’abside domina la scena una magnifica Crocifissione, con le tre croci che si ergono davanti alle case e alle torri Gerusalemme. Sui lati troviamo gli affreschi degli Apostoli, schierati e solenni ma al contempo molto umani e chiaramente in atteggiamento di intercessione. In questa chiesa essi sono protagonisti di un’antica forma di devozione popolare, la tradizione dell’apostolare: attraverso preghiere (o messe) e con l’accensione di candele sotto ogni apostolo, si richiede il dono di un figlio o la protezione per il parto. Per tradizione l’ultimo cerino a spegnersi darebbe l’indicazione del nome da assegnare al nascituro. Gli altri affreschi mariani (una scena della Natività e una Madonna del latte sull’arco trasversale, solitamente dedicato all’Annunciazione) sembrano fare da cornice a questa antica tradizione, ancor oggi praticata.

Il Malcantone offre altri tesori da scoprire, a livello artistico, storico e paesaggistico, con una fitta rete di sentieri, strade e piste per mountain bike. Per completare un percorso culturale si potrebbe visitare la chiesa di Sant’Ambrogio vecchio a Cademario, con affreschi del XIII secolo. E per ammirare il Malcantone dall’alto salire con la funivia (da Miglieglia) sul Monte Lema (1620 m), per affacciarsi su un panorama che spazia a 360° da nord a sud, dalla Pianura Padana alle Alpi vallesane. Dal Lema parte la magnifica traversata sul crinale che porta al Monte Tamaro, ma trattandosi di un tragitto piuttosto lungo (5 ore) occorre avere un certo allenamento e una giornata di tempo.  Un consiglio: l’itinerario si può percorrere anche partendo dal Tamaro (si arriva all’Alpe Foppa da Rivera in funivia) ma partendo dal Lema il dislivello in salita è un poco inferiore e si cammina con il sole alle spalle.